Uno spazio di pensiero: non di semplice narrazione, ma di riflessione a volte anche sofferta, alla ricerca delle parole per dirsi. [cit.]
lunedì 25 novembre 2013
Plotino, Enneadi - note e commentario in P. Hadot, Traité 38
[...] allora certamente non scambierebbe Lui con nessuna di tutte le
altre cose, anche se le venisse offerto il cielo intero, poiché sa che
nulla vi è di più prezioso e migliore di Lui, così, in quel momento le p
dato di giudicare e di sapere perfettamente che "Lui" essa desiderava, e
può affermare che non vi è nulla di preferibile a Lui (nessuna menzogna
è infatti possibile: dove trovare un più autentico vero? Ciò che essa
dice, dunque: "E' Lui", lo pronuncerà anche più tardi, ora lo esprime
col silenzio e, colma di gioia, non si sbaglia, proprio in quanto colma
di gioia, non dicendolo essa a causa di un paicere che le solletichi il
corpo, ma essendo invece diventata ciò che era quando un tempo era
felice) ... Se accadesse che venissero distrutte tutte le cose intorno
ad essa, sarebbe esattamente ciò che vuole, purché soltanto fosse
insieme a Lui: così grande è la gioia cui essa è pervenuta.
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