mercoledì 28 novembre 2012

Ecco:

Non ci si riempe la bocca di parole.
Si riempe il tempo con i fatti -

martedì 27 novembre 2012

Baciami,

mio amore,
dove la luce si nasconde,
dove la terra semina la Vita
e lì
avvolgimi, proteggimi.

sabato 24 novembre 2012

Dimori in me

finche di te
poesia
mi fai dire.

lunedì 19 novembre 2012

Ci sono giornate in cui faccio fatica a ridere.

Ci sono giornate in cui faccio fatica a ridere.
Oggi è una di quelle.
Mi chiedo cosa ci sia da ridere mentre la gente muore ammazzata, ancora, per il credo che professa, per il dio che sceglie di seguire. Mi chiedo cosa ci sia da ridere mentre il mondo intero va a puttane, i bambini non hanno sogni, gli adulti non possono permettersi di metterne al mondo di nuovi - per poterlo cambiare, questo mondo - e alle volte si tolgono loro stessi dal mondo, perchè non c'è più posto nemmeno per loro.
Non mi viene da ridere. Proprio non ce la faccio.
Però ho una gran voglia di vivere, quella si, diamine.
Non riesco a vedere e capire, sentire, annusare quanto mi circonda e nel contempo ridere. Perchè la consapevolezza dello schifo mi toglie il piacere, lo sfogo, la liberazione che solo le risate sanno dare.
E' in momenti come questi che mi stringo alla vita, mi ci attorciglio, succhio linfa e sostanza per continuare ad amare, amarmi.
E ringrazio per tutto quello che ho, per il silenzio della notte, il cibo in dispensa, l'acqua che scorre - calda o fredda, a seconda di come decido di sceglierla.
Ringrazio per la vita che ho, ogni singolo istante, ad ogni respiro.

mercoledì 14 novembre 2012

un pensiero, mio

Taci
ma nel silenzio
dici -

martedì 13 novembre 2012

Me, ora

Di porte chiuse
baci trattenuti
abbracci immaginati -
di felicità accarezzate
e sguardi mai sfuggiti
parole nascoste
emozioni messe a riparo -
Di cose che, in fondo, non ho nè il coraggio nè il desiderio di dire.

mercoledì 7 novembre 2012

Parole che aspettavano di essere scritte da un anno e mezzo

Così, come sempre, con una parola mi tocchi laddove il cuore riesce a piangere.
E mi arrabbio - anche se non dovrei - per avergli permesso di distruggerci. Lui che mi ha allontanato da te, che mi ha ferita e che mi ha fatto vedere e sentire cose fino ad allora sconosciute. Lui che mi ha portata via da te.
Ma tu nel mio cuore avrai sempre uno spazio riservato con una porticina chiusa a chiave, per la poesia che hai saputo tirarmi fuori, per la delicatezza di cui sei stato capace, per la rinascita che mi hai saputo dare.
Penso spesso a quel pezzo della mia vita: a quanto è stato bello e intenso, a quanto l'ho atteso e desiderato (o meglio, a quanto ti ho atteso e desiderato), a quanto lentamente ti sei lasciato andare...
E forse ho capito quanto nel tuo cuore mi avevi custodito e protetto, quanto del tuo mondo mi avevi dato e affidato nel momento in cui io decidevo di andare via da te.
Mi dispiace averti ferito, mi dispiace averti dato sofferenza. Non sai quanto. Davvero, non sai quanto.
E' tutto nel mio cuore: la passeggiata sul lago, la corsa in stazione, il bacio nella cucina da finire, le carezze sotto alle fronde dell'abete, la luce della luna fra le vigne, gli sguardi e i sorrisi, le telefonate lunghe ore... le attese estenuanti, gli incastri, i treni, gli abbracci meravigliosi, le parole.
Ci siamo incontrati, avvcinati, presi e poi allontanati ma le nostre esistenze saranno semrpe intrise del tempo che abbiamo vissuto insieme e per quel che mi riguarda, quello con te è stato uno degli spaccati più belli che io ricordo.
Perdonami.

Ti abbraccio, come al solito.