domenica 3 agosto 2014

di I. Calvino

Insomma, l'amore per questo suo elemento arboreo seppe farlo diventare, com'è di tutti gli amori veri, anche spietato e doloroso, che ferisce e recide per far crescere e dare forma.


Il Barone rampante

venerdì 25 luglio 2014

venticinque luglio, fine pomeriggio

All'improvviso una voglia di raccontare, di narrare, disegnare, definire, confinare parole e cose della vita, della morte, di me.
All'improvviso un'attrazione per.
Desiderio di giocare guardando all'indietro il passato, gettarmi in avanti verso il tempo che anocra non c'è, poi tornare nel qui e ora che con il corpo non ho mai abbandonato.
Viaggiare e immaginare, fantasticare, credere di sentire, poter realizzare.
Attivare processi di pensiero immaginativo per ipotizzare e creare Vita.
Si, questo.

martedì 29 aprile 2014

mercoledì 23 aprile 2014

Raccontar-si: un'esperienza da fare





Scrivere l’autobiografia è – per me – prendere la grande scatola della propria vita è iniziare a tirare fuori, un pezzetto alla volta, la propria storia. Da un ricordo ne emergono altri in ordine cronologico lineare o sparso, a volte circolare (perché pezzi di vita di oggi ritornano indietro e in avanti in uno stesso movimento); a volte i pezzi si richiamano l’un l’altro attraverso un codice sensoriale che va dall’olfattivo al tattile al visivo; molto spesso sono le emozioni di un evento a far venire fuori altri momenti in cui si è vissuto quello stato emotivo, quella sensazione che ancora corre sotto la pelle, nelle vene. 
È lenta l’azione dello scrivere di sé. 
È lento lo scorrere delle immagini; a volte mi occorrono minuti prima di poter procedere nella narrazione, minuti in cui lascio che le acque appena mosse e violentate ritornino calme, regolari, gestibili.

 

Sto imparando a mettere a fuoco, ad avere chiarezza, anche laddove – per comodità, per sopravvivenza – avevo sfumato contorni e colori. Paradossalmente questo mi aiuta a comprendere meglio chi sono: il senso di sconcerto e confusione aprono alla perdita di tutte quelle certezze su cui avevo costruito un’immagine falsata di me, ma, allo stesso tempo, mettendo luce su tutto quello che avevo adombrato e nascosto, ho una visione di me più completa, a figura intera. Potrei dire che sto sostituendo il complicato con il complesso. E questo processo, questo mettere a fuoco, questo portare alla luce è un atto che potrà essere ripetuto infinite volte con infiniti risultati ogni volta diversi.
È sempre un racconto parziale, guardato e raccontato con le lenti del qui e ora che ci caratterizzano, dunque ogni volta la narrazione cambia, si trasforma, assume sfumature differenti, muta al mutare dell’occhio che le guarda e della voce che le racconta.

lunedì 31 marzo 2014

di Alda Merini

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

sabato 8 marzo 2014

Simone De Beauvoir

"Donna non si nasce, lo si diventa".

Rainer Maria Rilke

Ai sospiri dell'amato la notte intera si innalza; una carezza leggera percorre il cielo stupito.
E allora è come se nell'universo una forza elementare ridiventasse la madre di tutto l'amore smarrito.

lunedì 3 marzo 2014

Buon lunedì tre marzo -

http://www.youtube.com/watch?v=02nExmwi-Ic

















Inutile dire il motivo per cui mi sento fortunata oggi avendo tra le braccia questo frugoletto..........

Un mese fa incrociavamo i nostri sguardi per la prima volta. Oggi aspetto di accoglierti a casa mia. Sabato è vicino, non devo aspettare molto. E poi le cucciole mi aiuteranno a stemperare l'attesa <3 br="">

domenica 2 marzo 2014

due marzo duemilaquattordici

Due anni fa ti spegnevi. Chiudevi gli occhi, per riposarti, per rigenerarti, per poter rinascere più forte, più... più di quel che sei stato in questa vita.
Te ne sei andato da questo mondo ma ci sei anche rimasto. Nel cuore, negli spazi, nei tempi delle vite di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti, conoscerti, apprezzarti.
Io lo vedo sempre il vuoto che hai lasciato. Lo vedo e lo sento.
E ricordo ancora, sempre, l'abbraccio con cui mi salutasti sotto all'albicocco vicino all'orto, sotto al sole di luglio.
E ancora piango. 

Ma questa è la Vita, fragilità e sospensione e incertezza, pienezza e bellezza. 
Gioia e tristezza. 

Sento che sono fortunata perché ti ho conosciuto Andre. E perché ricordo, sento, assaporo ogni ricordo, ogni piccolo pezzo di vita che mi attraversa: uno sguardo, una carezza, un momento atteso, un bacio rubato.

venerdì 28 febbraio 2014

Invece

oggi mi ci sento perché posso relazionarmi con esseri umani intelligenti, aperti, sinceri, puliti, grandi: i bambini.

giovedì 27 febbraio 2014

Oggi, giovedì 27 febbraio

mi sento fortunata perché amo la mia vita.

mercoledì 26 febbraio 2014

26 febbraio 2014

Oggi mi sento fortunata perché ho la forza di allargare le braccia alla vita, a te.

martedì 25 febbraio 2014

E oggi, invece,

mi sento fortunata perché posso ballare.

lunedì 24 febbraio 2014

Oggi

mi sento fortunata perché:
ho incontrato te.

domenica 23 febbraio 2014

Oggi mi sento fortunata perché...

... posso godermi una passeggiata a fianco al mare.
E dentro al cuore, tu.