domenica 23 giugno 2013

Fluttuare

Oggi è stata una domenica diversa.
Forse per il vento di mare carico di sale, forse il silenzio di casa mia, la solitudine intorno cercata, voluta... non so cosa ha reso questa giornata diversa, lenta, libera, piena.
Ho impastato e come al solito affondare le mani in qualcosa di caldo e vivo mi aiuta a distendere i pensieri, il cuore, lo sguardo sulla rabbia. Ho mescolato acqua, farina, olio e lievito madre per il mio primo pane senza lievito di birra, impastato interamente dalla forza delle mie braccia. Poi ho preparato la pasta frolla per la crostata. La casa è invasa dal profumo tenue, appena percettibile, delicato del buono della vita.
Chissà perché sento il desiderio di produrre cose buone da mangiare che mi riportano alle radici dell'esistenza in un periodo preciso del mese; pare essere una scadenza, un appuntamento non fissato ma comunque realizzato con desiderio e immenso piacere.
Potrei dire che gli ingredienti speciali di giornate come questa sono:
* il silenzio
* la solitudine
* la ciclicità della fertilità femminile
* il desiderio di toccare la vicinanza di chi mi è lontano
* la lentezza
* la poesia dentro al cuore
* il soffio leggero delle vibrazioni di Einaudi
* l'arrivo spontaneo e non programmato di quanto sopra.



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