Leggere significa acquistare consapevolezza di se stessi, vivere con più pienezza la vita della nostra mente. Nei libri, per questo, noi troviamo una fonte di esperienze vitali, che non sopporta surrogati. La parola letta non è uno spettacolo che può essere seguito distrattamente, parlando d'altro. Leggere è una attività che ci impegna, che mobilita le nostre risorse interne, che esige il nostro giudizio intimo. Leggere è razionalizzare, criticare, costruire. Nei libri noi incontriamo le sterminate riserve dell'immaginazione. E non parlo solo delle grandi opere di poesia o di narrativa in cui uomini di ogni tempo hanno dato voce e sentimenti relativamente senza tempo, a dolori di sempre, a speranze non ancora realizzate.
G. Rodari
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