martedì 14 giugno 2011

Emozioni inattese

Non credevo che sarei potuta arrivare a piangere leggendo un libro indicato nel programma di un corso universitario. Non credevo che situazioni - fortunatamente - a me sconosciute potessero toccarmi così nel profondo. Non credevo che sarei riuscita a lasciarmi prendere così tanto, così visceralmente da segni neri stampati su pagine bianche.
E invece è accaduto: ho pianto, ho pianto leggendo pagine che raccontano storie di vita di persone così umanamente ricche, così profondamente grandi, così meravigliosamente sensibili; ho pianto scoprendo la Buddità di uomini e donne straordinari che convivono - vivono - esistono con gravi deficit fisico-motori; ho pianto perchè quelle parole scritte da persone eccezionali mi hanno dato la misura (qualora ce ne fosse bisogno) di quanto sono fotunata, infinitamente fortunata perchè posso comunicare, percepire, vedere, sentire, ascoltare, guardare, riflettere, camminare, giocare, ridere, viaggiare in libertà e autonomia.
Grazie a tutte quelle persone che mi hanno dato modo di sentire e vivere il valore immenso ed incommensurabile della Vita.

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